26 November, 2021

Smartphone e microfoni sempre accesi, i consigli del Garante su come salvare la privacy

Microfoni degli smartphone sempre accesi per raccogliere informazioni, utilizzabili per diverse finalità anche da terzi: ad esempio per attività di marketing. Un fenomeno sempre più diffuso, che sembrerebbe causato dalle app che scarichiamo sui nostri smartphone.

Recentemente, su questo illecito uso di dati, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’indagine dopo che un servizio televisivo e diversi utenti hanno segnalato come basterebbe pronunciare alcune parole sui loro gusti, progetti, viaggi o semplici desideri per vedersi arrivare sul cellulare la pubblicità di un’auto, di un’agenzia turistica, di un prodotto cosmetico.

L’Autorità ha avviato un’istruttoria, in collaborazione con il Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, che prevede l’esame di una serie di app tra le più scaricate e la verifica che l’informativa resa agli utenti sia chiara e trasparente e che sia stato correttamente acquisito il loro consenso.

4 suggerimenti per la privacy

Quello delle app che, tra le autorizzazioni di accesso richieste al momento dell’installazione, inseriscono anche l’utilizzo del microfono, è un fenomeno diffuso. Troppo spesso, come utenti, concediamo questi permessi senza pensarci troppo e senza informarci sufficientemente sull’uso che verrà fatto dei nostri dati.

Data l’enorme diffusione e la pericolosità del fenomeno l’Autorità ha pubblicato un’informativa per gli utenti con quattro consigli utili da seguire; ecco quali.

1 - Limitare il numero di app sullo smartphone: Innanzitutto, possiamo valutare di limitare il numero di app sul nostro smartphone, magari decidendo di installare solo quelle che consideriamo davvero utili e/o indispensabili per le nostre necessità quotidiane. Più app installiamo, infatti, maggiore sarà la quantità di dati che verranno raccolti, trattati e potenzialmente diffusi. E non tutte le app garantiscono gli stessi standard di sicurezza e protezione della privacy.

2 - Autorizzazione ad accedere a vari sensori e funzionalità Una app può richiedere l’autorizzazione ad accedere a vari sensori e funzionalità (fotocamera, microfono, geolocalizzazione, ecc.) e ai nostri dati (archivio immagini, rubrica, calendario, ecc.). Prima di accettare, chiediamoci sempre se tale accesso è davvero utile e indispensabile per l’utilizzo che faremo della app, oppure se è meglio evitare.

3 - Leggere l’informativa privacy Se decidiamo di concedere l’accesso da parte di una app ai sensori e funzionalità del nostro smartphone (fotocamera, microfono, geolocalizzazione, ecc.) e ai dati che contiene (archivio immagini, rubrica, calendario, ecc.), leggiamo sempre prima con attenzione l’informativa sul trattamento dei dati personali, per capire, ad esempio, quali e quanti dati potranno essere raccolti, come potranno essere utilizzati, per quali fini, da chi.

4 - Disattivare il permesso di utilizzo Anche quando abbiamo già concesso alle app l’autorizzazione per l’accesso ai sensori, alle funzionalità e ai dati del nostro smartphone, possiamo comunque decidere di disattivare il permesso di utilizzo, magari lasciando attive le autorizzazioni solo per quelle applicazioni per cui possono essere indispensabili o quasi (ad esempio, il microfono per la messaggistica, se si vogliono inviare anche messaggi vocali).

Come disattivare le autorizzazioni di accesso al microfono delle app?

Su IOS Vai su“IMPOSTAZIONI” Clicca su “PRIVACY” Seleziona “MICROFONO” Scegli le app per cui l’uso del microfono non è essenziale e disattivarlo

Su Android Vai su “IMPOSTAZIONI” Clicca su “PRIVACY” Seleziona “GESTISCI AUTORIZZAZIONI” Clicca su “MICROFONO” Nella lista delle app, scegliere quelle per cui l’uso del microfono non è ritenuto essenziale e disattivare il consenso all’utilizzo.

News ripresa da Key4biz