L' Autorità per la protezione dei dati olandese (Authoriteit Persoonsgegevens) ha dichiarato che a seguito dell' indagine condotta ha dimostrato che i dati personali dei pazienti presso quell'ospedale non sono ancora adeguatamente sicuri.
"La relazione tra un operatore sanitario e il paziente deve essere completamente riservata - ha detto Aleid Wolfsen, presidente del garante olandese per la privacy - Questo dovrebbe essere lo stesso all'interno delle mura di un ospedale. Non importa chi sei."
L'ospedale ha dato a 85 membri del personale un avvertimento ufficiale per aver consultato gli archivi medici di Samantha de Jong, meglio conosciuta come "Barbie", quando è stata ricoverata in ospedale dopo un tentativo di suicidio l'anno scorso.
Come ha dichiarato lo stesso ospedale, i membri del personale non erano coinvolti nella terapia della star della tv olandese, e quindi non avevano il diritto di controllare i suoi file.
Le preoccupazioni sulla privacy sono state finora uno dei principali freni nello sviluppo di un sistema nazionale di documentazione medica digitale nei Paesi Bassi. Nel 2011 l'alta Camera del Parlamento olandese ha infatti fermato un progetto da 300 milioni di euro proprio a causa di problemi di protezione dei dati personali.
Il governo sta ora pianificando di introdurre un sistema che consenta ai pazienti di "gestire" direttamente le proprie cartelle cliniche sul computer o sul telefono cellulare e di decidere chi e a quali informazioni dovrebbe avere accesso.
News ripresa da Federprivacy e consultabile al seguente link.