30 July, 2019

Corte UE: il 'like' è da considerarsi dato personale e i siti web corresponsabili con il social

La Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che i siti che ‘ospitano’ il pulsante ‘like’ di Facebook sono da considerarsi corresponsabili, insieme a Facebook, della raccolta e dell’invio dei dati personali ricavati attraverso di esso.

La sentenza emessa ieri risponde a una causa promossa dalla Verbraucherzentrale, l’associazione tedesca per la tutela degli interessi dei consumatori. Quest’ultima ha infatti accusato la società Fashion ID di aver trasmesso a Facebook Ireland dati personali appartenenti ai visitatori del suo sito internet senza il consenso di questi ultimi e in violazione degli obblighi d’informazione previsti dalle disposizioni sulla protezione dei dati personali.

Secondo la Corte, Fashion ID può essere considerata responsabile, insieme a Facebook Ireland, delle operazioni di raccolta e di comunicazione dei dati personali attraverso i ‘like’. Per contro, la Faschion ID non sembra poter essere considerata responsabile delle operazioni di trattamento dei dati effettuate da Facebook dopo la loro trasmissione.

“I plugin di un sito sono strumenti comuni e importanti nel panorama odierno di Internet. Accogliamo con favore il chiarimento derivante dalla decisione di oggi per siti web e fornitori di plugin e strumenti simili. Stiamo esaminando attentamente la decisione della Corte di Giustizia Europea e lavoreremo a stretto contatto con i nostri partner per garantire che possano continuare a beneficiare dei nostri plugin social e di altri strumenti aziendali, nel pieno rispetto della legge”, ha commentato Jack Gilbert, associate general counsel di Facebook.

News ripresa da Pambianconews e consultabile al seguente link